Cultura italiana o cultura greca?
La cultura italiana è la sintesi delle culture di quelle civiltà che nel tempo si sono affacciate sul Mediterraneo e dell’influenza di quelle che hanno governato territori di quest’area geografica.
Per risalire alle proprie origini culturali, la maggior parte degli italiani ripercorrerebbe a ritroso le tante dominazioni che si sono succedute nel corso della storia e dopo alcuni ragionamenti, i più si fermerebbero all'antica Roma.
Ma prima di Roma, molti altri popoli abitavano la penisola italica: oltre ai popoli autoctoni come gli Etruschi, i Latini e i Sabini c'erano anche i Greci.
La Grecia aveva colonizzato molte aree del sud Italia e aveva fondato città come Reggio, Napoli, Siracusa, Agrigento e Taranto.
Quando le colonie greche dell’Italia meridionale caddero sotto il dominio romano, la ricca cultura e filosofia greca conquistarono Roma che le diffuse sino ai più remoti angoli dell'impero influenzando la cultura di tutta Europa che a sua volta, in epoche più recenti, fu esportata nelle Americhe diventando poi la base di quella che è chiamata “cultura occidentale”.
Per il noto scrittore Luciano De Crescenzo, che descrive la Grecia come «[...] un grandissimo Paese mediterraneo fatto di sole e conversazione [...]», la fortuna della filosofia greca risiede in una pratica sociale basata su quello che i greci chiamano «agorazein».
Scuola di Atene, affresco di Raffaello Sanzio.
Non esiste in nessuna lingua ufficiale una parola capace di tradurre correttamente questo termine che vuol dire «[...] recarsi in piazza per vedere che si dice [...]», fermarsi a chiacchierare per strada, «[...] gironzolare al sole aspettando il pranzo [...]».
Solo in Italia, a testimonianza della vicinanza di queste due culture, è possibile tradurre questo termine con “intalliarsi”: vocabolo dialettale proprio delle zone meridionali dell’Italia.
Tutt’oggi in Grecia e nel sud Italia è comune vedere persone che si “intalliano”, passeggiano senza fretta e si fermano a filosofeggiare ora con un amico, ora con una persona incontrata per caso.
Questa pratica, che altri popoli definirebbero in buona sostanza come “perdere tempo”, sarebbe il segreto della longevità della filosofia dell’antica Grecia e della sua capacità di conquistare i popoli più efficacemente di tanti eserciti.
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Fonti:Luciano De Crescenzo, Storia della filosofia greca, medioevale, moderna. - https://www.romanoimpero.com/2009/09/antichi-popoli-del-centro-italia.html
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