Sentieri segnati

Nell'ambito dei sentieri di montagna, ma anche in tante altre realtà territoriali, è possibile imbattersi in percorsi (o presunti tali) segnalati con vernice e con tabelle.

Gran parte di questi percorsi sono il frutto di un lavoro di programmazione, gestione e manutenzione disciplinato da leggi, regolamenti e convenzioni.

Tali itinerari sono riconoscibili dalla segnaletica verticale in cui il soggetto di riferimento è evidenziato mediante marchi e diciture (ad esempio club alpino italiano, parco).

Il segnavia (segni in vernice) si presenta sempre come una piccola bandiera orizzontale bianca e rossa.

Obbiettivo di questi itinerari, più o meno facili e lunghi, è quello di orientare la frequentazione escursionistica cercando di garantire alla stessa un minimo di standard di percorribilità (visibilità del tracciato, omogeneità del fondo e rischi accettabili).

Un'altra tipologia di segnatura a vernice nella quale possono imbattersi gli escursionisti, è quella attuata da chi opera a titolo personale, ignorando e sottovalutando i motivi per cui non tutti i percorsi sono segnati.

È il caso di segnature di colori diversi, incoerenti, dalle svariate forme e dalle dimensioni spesso esagerate.

Lungo questi itinerari appaiono anche scritte, frecce e tabelle, anche queste di diverse forme, dimensioni e materiale.

Questa modalità di segnatura risulta essere spesso fuorviante e per questo motivo potenzialmente pericolosa, pertanto si consiglia agli escursionisti di ignorarla e di preferire gli itinerari regolarmente segnalati.