Le donne di Scanno
«Le donne vestono il nero: non il nero del lutto, ma il nero dell’attesa».
Così recita la voce fuori campo nel documentario della Rai del 1965 su Frattura, una frazione di Scanno in provincia dell’Aquila.
Gli abitanti di questo paese aggrappato al pendio della Montagna Grande a più di 1000 metri di altitudine non sono originari di queste regioni, ma provengono dall’oriente.
In una lettera alla sua amata Elda, Gabriele D’Annunzio, noto scrittore e poeta italiano, raccontando della sua visita a Scanno scrive: «Vedessi che costumi strani e splendidi portano le donne! Par d’essere in Oriente [...]. Turbanti di seta ricamati d’oro e d’argento, grandi grembiuli fiammanti, maniche larghissime, una ricchezza di pieghe meravigliose».
Soltanto 80 anni fa, chi visitava Scanno aveva l’impressione di trovarsi in una città abitata da quasi sole donne. Molti degli uomini di Scanno erano pastori costretti dalla transumanza a passare intere stagioni lontano da casa e dalla famiglia, mentre altrettanti, quelli più giovani, emigravano all’estero in cerca di lavoro e fortuna.
A causa del costo elevato del biglietto per le Americhe o per il nord dell’Europa, i giovani partivano da soli accompagnati soltanto dalle promesse fatte alle loro mogli di ritornare prima o poi.
Così le donne rimanevano in paese a crescere i figli, aspettando, purtroppo spesso invano, il ritorno dei loro mariti.
Si affaccendavano nelle operazioni quotidiane del tempo che costavano grande fatica e molta determinazione, oltre che forza: il lavoro nei campi, la raccolta della legna e dell’acqua, la filatura, la tessitura e il confezionamento degli abiti, le manutenzioni della casa e molte altre mansioni ricadevano tutte sulle spalle di queste donne.
La vita di paesi come Scanno, in queste e altre regioni montuose d’Italia, è dipesa dal sacrificio delle donne e dalla loro abilità di affrontare con coraggio e mirabile compostezza situazioni difficili e avverse.
Scanno oggi è annoverata tra i borghi più belli d’Italia ed è nota come la città dei fotografi. Grandi artisti come Hilde Lotz-Bauer, Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli e molti altri l’hanno visitata per tutto il novecento documentando i suoi scorci fiabeschi e le bellezze naturali che la circondano regalandoci scatti unici e senza tempo!
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Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Scanno - http://www.costumediscanno.org/ - https://www.youtube.com/watch?v=fNd65D9hKPQ - https://www.youtube.com/watch?v=iOnx7d4WtoA - https://www.youtube.com/watch?v=_N1RATp70Cc - http://borghipiubelliditalia.it/borghi/
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