Trieste d'estate

Per turisti che provengono da città dell’entroterra è impossibile non notare la benefica influenza che il mare ha nelle persone delle città costiere.

La mattina il Triestino si sveglia con le risate dei gabbiani e, come per chiunque altro, il suo primo pensiero è “vado al bagno”.

Ma a dispetto delle apparenze, quello che il Triestino intende è andare al mare! Sia per farsi una nuotata, sia per lasciarsi solamente stupire da quell’infinito azzurro dove può far correre liberi i suoi pensieri.

In altre regioni d’Italia “andare al bagno” significa proprio recarsi nella stanza predisposta ai servizi igienici e quindi, questo modo di dire triestino, per chi non è di Trieste, crea a volte dei piccoli equivoci divertenti.

In senso più generale “bagno” indica la permanenza di qualcosa o qualcuno in una sostanza che è in grado di cambiare le sue caratteristiche.

Chi vuole abbronzarsi fa bagni di sole, a scopi terapeutici si possono fare bagni di fango, di sabbia, di miele, ecc... I personaggi famosi fanno bagni di folla quando si concedono ai loro fan per fare delle foto o firmare autografi.

Dal punto di vista del triestino, il concetto di “andare al mare” è troppo riduttivo perchè non carica tutte quelle sensazioni, emozioni e ricordi del suo modo di vivere il mare.

Recarsi in spiaggia per passare giornate spensierate in compagnia di amici intimi su scogli isolati o optare per posti più frequentati per sentirsi parte di una trama fatta di risate e asciugamani stesi sulla banchina.

Godere delle carezze del vento lasciandosi scottare appena dal sole per poi trovare refrigerio in mare galleggiando a pancia in su senza sforzo grazie alla spinta del sale.

Rilassarsi sotto l’ombra di un pino marittimo fino a addormentarsi per poi svegliarsi al primo cambio di direzione del vento che trasforma gli aghi secchi in piacevoli punture sulla pelle.

Bere dell’acqua fresca per sentire il gusto del mare sciogliersi in bocca e vedere le ultime planate dei gabbiani in controluce su un tramonto rosso.

Per il triestino, “andare al bagno” significa in realtà andare a fare un bagno di vita: un’immersione in quelle sensazioni a lui tanto care e dalle quali tutte le volte ne esce inevitabilmente cambiato.