Leonardo da Vinci, l'inventore (2 di 3)

Leonardo da Vinci, l'inventore (2 di 3)


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Il pioniere del Rinascimento

“Gli animali sono esemplo de la vita mondiale”.
Probabilmente con queste parole Leonardo Da Vinci alludeva alle innumerevoli suggestioni che l’uomo ha tratto dal mondo animale.
Le più grandi scoperte, le invenzioni storiche che hanno fatto sognare le generazioni moderne, sono state generate dall’acuta osservazione e imitazione della natura.
Un’intuizione incastonata nell’ambiente circostante, dal battito delle ali allo sgorgare dell’acqua, ha acceso la miccia per cambiamenti epocali.

La sfida sull’acqua

Leonardo non si sarebbe certo accontentato di trovare il giusto veicolo per volare. La nuova sfida coinvolgeva l’acqua.
Tra le principali invenzioni ad essa legate acquisisce notevole valore quella del guanto palmato per facilitare il movimento umano in acqua.

Webbed glove

Webbed glove

Cinque stecche di legno disposte nella stessa forma delle dita, unite da pelle rigida così da ottenere un guanto da fissare poi intorno al polso, ad imitazione dei palmipedi.
Dallo stimolante soggiorno a Venezia, invece, deriva un’ulteriore ispirazione.

Per proteggere al meglio le acque dei canali dai nemici, Leonardo progettò una muta che oggi conosciamo tutti con il nome comune di scafandro.
Questa speciale armatura avrebbe dovuto resistere a lungo all’acqua: fu per questo motivo che cosparse la pelle di cinghiale, materiale di cui era costituita, con dell’olio di pesce.
La parte destinata alla testa prevedeva un casco con degli occhiali di vetro e un respiratore in bambù trattato (ancora una volta un dettaglio rivoluzionario per il tempo).
Leonardo non trascurò neppure la sicurezza di chi avrebbe indossato la sua creazione: un galleggiante in sughero e legno, infatti, avrebbe prontamente affiancato ogni immersione.
Ben 500 anni più tardi quel brillante progetto gettò lo spunto per la tuta subacquea.

Reconstruction of Leonardo's diving suit

Reconstruction of Leonardo's diving suit

Avvicinandosi molto al settore nautico, Leonardo compì notevoli invenzioni sfruttando il principio fisico del galleggiamento.
All’insegna di questa continua evoluzione, furono studiati due galleggianti piuttosto lunghi nella forma che, attaccati ai piedi, avrebbero permesso ad un individuo di rimanere in equilibrio sull’acqua, con l’ausilio di due racchette che agevolassero anche le braccia.
Più che il progetto in sé, difficile da realizzare, stupisce il desiderio dell’uomo di spingersi oltre i propri limiti e sfidare persino le regole della natura.

Floats for walking on water

Floats for walking on water

Le prime attrezzature nautiche

Nella fase di espansione di una città, in particolar modo quelle sorte sul mare, uno dei primi luoghi da affinare era indubbiamente il porto: sia nei lavori di manutenzione interna, sia per impedire la facile entrata dei nemici.
Così Leonardo studiò un modo per agevolare gli interventi subacquei e, nello specifico, per ampliare i fondali del porto stesso.
Fattori che sembrerebbero piuttosto precoci per l’epoca; dunque, in che modo procedere?
Non era certo semplice ma ancora una volta ci fu una risposta: la palanconata ad incastro.

Interlocking panels for underwater works

Interlocking panels for underwater works

Il progetto, alquanto ambizioso, prevedeva il prosciugamento di un ampio bacino d’acqua per semplificare gli scavi sui fondali attraverso la costruzione di argini provvisori.
L’innovazione della struttura ancora una volta stupisce: una cassa molto larga in legno, composta da pannelli mobili intervallati e incastrati nel sostegno portante. Quest’ultimo infine era interamente sostenuto da quattro pilastri quadrangolari.

Per aumentare il livello di sicurezza di città solcate da canali, Leonardo, impedisce la navigazione alle imbarcazioni ostili creando dei dislivelli che però potevano essere adeguati attraverso coppie di porte battenti per permettere il passaggio alle navi amiche.

Grande valore è da ricondurre a quella che Leonardo chiama con il termine “draga”: concepita con lo scopo di pulire i fondali dei canali o degli avvallamenti lacustri, si distingueva in lagunare e marittima.
Posta al centro di due barche, era dotata di quattro pale che ruotavano grazie ad una manopola e che raccoglievano terra e detriti in eccesso sul fondale.
Attraverso queste “portatrici di terra del pantano”, come è possibile leggere dagli appunti del Maestro, si sarebbe potuto depositare il fango in una zattera posta in posizione intermedia rispetto alle due barche.

Navi da guerra

Non passa inosservato un futuristico abbozzo di ingegneria navale: una vera e propria imbarcazione da guerra con il nome di “escorpio” per via della grande falce posta sul ponte, che ricorda il pungiglione letale all’estremità della coda di uno scorpione.

Warship model

Warship model

Simile ad una gru, la falce aveva la funzione di rompere e tagliare gli alberi e le vele delle navi nemiche.
Quello che sorprende nel disegno di Leonardo è la cura minuziosa con cui viene rappresentata la protezione dei vogatori, caratterizzata da una copertura in pelle umida ignifuga per scongiurare attacchi incendiari nemici provenienti dall’alto.
Simile è la nave veloce speronatrice: come suggerisce il nome, lo scopo principale era colpire con il suo sperone subacqueo le navi nemiche sott’acqua.

Illustration of the first submarine project

Illustration of the first submarine project

Da un ritrovamento contenuto nel “Manoscritto B” del 1488, in aggiunta, compare un’annotazione molto particolare: uno scafo in grado di abbassarsi al di sotto del livello dell’acqua per poi risalire in superficie.
Vedeva così la luce la bozza del primo sottomarino della storia.

L’eredità raccolta dall’acume creativo di Leonardo è inestimabile, così come l’ampia risonanza nelle epoche successive di tali scoperte.
Molti anni dopo il pittore tedesco Paul Klee affermò: “Veduto Leonardo non si pensa più alla possibilità di fare molti progressi”.
Come dargli torto?

Show sources
Fonti: https://­it.wikipedia­.org/­wiki/­Leonardo_da_Vinci - http:/­/­www.museoscienza.org/­leonardo/­speciale/­vita/­architetto/­architetto.htm - https:/­/­www.letturefantastiche.com/­leonardo_da_vinci_e_le_armi_del_futuro.html - http:/­/­www.treccani.it/­enciclopedia/­leonardo-da-vinci/­ - http:/­/­www.artfiller.it/­artisti/­leonardo/­leonardo-ingegnere-e-architetto/­ - http:/­/­www.sapere.it/­sapere/­approfondimenti/­storia/­leonardo-da-vinci/­articoli/­leonardo-da-vinci-­ingegnere-rinascimento­-genio-tecnica.html - http:/­/­www.­homolaicus.com/­arte/­vinci/­citta/­city.htm | Immagini: http:/­/­www.primomanipolo.org/­?p=1133 - http:/­/­www.cracked.com/­article_18407_9-inventions­-that-prove­-leonardo-da-vinci-was-supervillain.html - https:/­/­www.cittadelsole.it/­it/­prodotto/­IP32352

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