Venezia (1 di 4)

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#Italian cities | #History | #Architecture

Dove si trova?

Con una popolazione di 261.358 abitanti (30/04/17), Venezia è una delle città più ricche di storia al mondo è stata costruita su palafitte in una laguna che in media ha una profondità di 1,5 m.

Fanno parte della città anche altre isole di dimensioni più ridotte. Le più famose sono quelle di Murano, Burano e Torcello.

Venezia è stata per più di un millennio capitale della Repubblica di Venezia dal 723 al 1797. Ha sempre rivestito una notevole importanza nel commercio con terre anche molto lontane per l’epoca.

Location of Venice in Italy

Location of Venice in Italy

Come è stata costruita?

Per costruire Venezia, sono state disboscate intere foreste. Infatti, gli edifici sono stati costruiti su delle specie di palafitte.

I tronchi usati per le fondamenta di Venezia erano quelli di querce, larici e abeti che venivano prevalentemente dalle foreste del Cansiglio, dell’Istria e del Cadore e che raggiungevano Venezia attraverso i fiumi.

I Veneziani usavano una tecnica molto interessante: per prima cosa delimitavano l’area con due file parallele di tronchi e lo spazio fra di esse veniva riempito di fango argilloso. Poi, svuotavano l’area che avevano creato e piantavano molti tronchi vicinissimi l’uno all’altro nello strato di fango fino a raggiungere uno zoccolo duro a quasi 8-9 metri di profondità.

Venice Foundations' building technique

Venice Foundations' building technique

Lo spazio fra i vari tronchi veniva colmato dal fango e scarti di produzioni, ciottoli, rifiuti, impasti di calcestruzzo, ecc.
In questo modo, i pali si cementificavano fra di loro e formavano una base solida per sostenere il peso degli edifici.
Le teste dei pali venivano livellate e su di esse si stendevano assi di legno per distribuire il peso uniformemente su tutti i tronchi.

A questo punto si posizionavano mattoni o lastre di marmo sulle quali si costruivano i palazzi, le piazze e tutti gli edifici. Per questo non è difficile vedere a Venezia edifici storti, soprattutto campanili.
Infatti, basta un leggero disequilibrio nella distribuzione del peso per far sì che questi sprofondino da un lato.
Venezia è una città che necessita di manutenzione continua proprio per il modo in cui è stata costruita.

Cenni storici

Provinces of the Roman Empire

Provinces of the Roman Empire

Venezia non è sempre stata una città sul mare. Inizialmente, “Venetia” era una provincia dell’impero Romano istituita dall’imperatore Augusto e comprendeva un territorio molto esteso che andava anche fino all’Istria (attuale Croazia).

Le genti che abitavano in quei luoghi si rifugiarono sulle isole della laguna per scappare dalle incursioni di popoli germanici e asiatici come i Longobardi o gli Unni, che depredavano e saccheggiavano le città di questa regione dell’impero romano.

Le isole della laguna erano comunque già abitate e inserite nell’organizzazione dell’impero come descritto dalla lettera di Cassiodoro del V secolo.

Lettera di Cassiodoro

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Writing exercise

e Guarda il video e rispondi alle domande.

“Voi che al margine del suo territorio possedete un gran numero di navi, provvedete a […] portare con tutta celerità il carico che la provincia è pronta a consegnarvi. Il ringraziamento per la realizzazione sarà pari verso ambedue […] Siate perciò pieni di sollecitudine per questo trasporto.” […]

“Le vostre navi non temono gli aspri venti: toccano terra con somma allegrezza e non sanno che cosa sia fare naufragio, poiché spesso approdano a terra. Da lontano sembrano camminare sui prati, quando accade di non vedere il corso del canale, avanzano tirate da corde, […] la ciurma aiuta le proprie navi con i piedi: senza sforzo trascinano le loro portatrici e, invece delle pavide vele, adoperano il passo dei marinai, che è più sicuro.“ […]

“Le Venezie […] ad oriente si deliziano della bellezza del litorale. […] Qui l’alternarsi delle maree ora copre, ora lascia in secco la superficie dei campi con una reciproca inondazione di acqua o di asciutto. Qui voi, alla maniera degli uccelli acquatici, avete la vostra casa. Infatti una persona ora si vede stare sulla terraferma, ora su un’isola. […] A somiglianza di quelle isole le case appaiono sparse in mezzo ad ampi tratti di mare: e non le ha prodotte la natura, ma le ha create il lavoro umano. Infatti all’intreccio dei vimini flessibili si aggiunge la solidità della terra e non si teme affatto di opporre alle onde marine una difesa tanto fragile: si fa così perché il litorale basso non può scagliare a terra grandi onde, e queste vengono senza forza non avendo l’aiuto della profondità.” […]

cassiodoro

“[…] Un’unica risorsa hanno gli abitanti, quella di mangiare solo pesci a sazietà. Ivi poveri e ricchi vivono allo stesso modo. Un solo cibo sostenta tutti, uno stesso tipo di abitazione rinserra ogni cosa, non conoscono l’invidia riguardante le case e, vivendo con questo tenore, stanno fuori del vizio, al quale, come si sa, tutto il mondo soggiace. Tutto il loro sforzo è rivolto alla produzione del sale: invece di aratri e di falci […] di qui viene ogni vostro provento […] Ogni onda sottostà al vostro trattamento. E’ possibile che qualcuno non vada in cerca d’oro, ma invece non ce n’è uno che non desideri trovare il sale, e giustamente, dal momento che ad esso ogni cibo deve il potere di essere graditissimo.” […]

Di Walter Fano

La provincia di cui Cassiodoro parla è quella della Venetia (una provincia dell’antico impero romano). Cosa chiede di fare alle persone a cui si rivolge?

Che cosa offre in cambio?

Cosa pensa Cassiodoro delle navi di queste genti?

Cosa fanno i marinai quando non riescono a capire se il fondale è troppo basso per la navigazione?

Perché gli abitanti di questi luoghi non hanno paura delle onde?

Di che cosa vivono le persone di questi luoghi?

Per come li descrive Cassiodoro, che tipo di persone sono?

Solo nel 812 si può parlare di Venezia urbana, città sul mare, quando il primo Doge vi trasferisce il governo della Repubblica Veneziana.

L’isola di Venezia rimaneva sotto il controllo dell’impero romano d’oriente anche se non era incline a farsi comandare dai magistrati militari dell’impero bizantino, il quale, a motivo di ciò, dovette permettere che il popolo veneziano scegliesse un suo "Dux", termine che in latino significa comandante e dal quale deriva Doge.

Gabriele Caliari, Marino Grimani receiving the Persian ambassador

Gabriele Caliari, Marino Grimani receiving the Persian ambassador

Con il passare degli anni, i Dogi di Venezia cominciarono ad esercitare scelte politiche sempre più indipendenti da quelle dell’impero.

Attorno all’anno 840, a seguito del tentativo del Doge di rendere ereditaria la sua carica ed instaurare un modello di governo simile a quello impariale di Bisanzio, si instaura un’oligarchia composta dalle famiglie nobili in lotta per il potere che amministrerà la Repubblica negli anni a venire.

Il Doge comincia quindi a perdere i suoi poteri diventando più un mero rappresentate della sovranità della Repubblica.

Doveva provvedere con le sue sostanze al suo mantenimento e l’unico potere che aveva, era quello di nominare i preti della Basilica di San Marco, oltre ad avere la facoltà di condurre in guerra l’armata della Repubblica.

Fornaretto Mantovano, The major Council in Venice

Fornaretto Mantovano, The major Council in Venice

Il Doge era affiancato da 6 ministri che di fatto ne controllavano l’operato e gestivano addiritura la sua corrispondenza. Il minor consiglio e il Doge formavano la Serenissima Signoria che presiedeva le assemblee di Stato.

Chi effettivamente amministrava il potere a Venezia erano le famiglie nobili che costituivano il maggior consiglio tra i cui poteri aveva anche quello di eleggere tutte le altre cariche.

Il simbolo di Venezia

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Fill the gaps

b Riempi gli spazi vuoti del testo coniugando all’indicativo trapassato prossimo (avevo fatto, ero andato, …) i verbi tra parentesi.

simbolo di venezia

Secondo la leggenda, l’evangelista Marco, nel suo viaggio di ritorno da Aquileia, dove (andare) a portare il Vangelo e dove (nominare) il primo vescovo Ermagora, (sorprendere, passivo) da una tempesta, e (trovare) riparo in un’isoletta della laguna di Venezia.

Qui un angelo gli (apparire) dicendogli : “Pax tibi Marce evangelista meus …”: “Pace a te o Marco, mio evangelista. Qui riposerà il tuo corpo”.
Era una profezia!



Un giorno dell’anno 827 d.C. una barca, che faceva parte di una spedizione di navi mercantili, approda a Venezia. A bordo vi sono: un monaco greco e due tribuni Veneziani.
Provengono da Alessandria d’Egitto e trasportano un bene prezioso: un tesoro che renderà grande Venezia nei secoli.

A bordo, in una cassa, nascosti dalla carne di maiale, che i mussulmani non possono toccare perché considerata impura, vi sono i resti dell’evangelista Marco.

Presa in consegna la reliquia, iniziarono le trattative con il Papa per il riconoscimento della sede vescovile.

Nessuno dubitò dell’autenticità della reliquia, ed essendo Marco non un apostolo qualsiasi ma uno dei quattro evangelisti era chiara l’importanza della chiesa chiamata a custodirla. Il possesso di una reliquia rendeva importante e ricca la chiesa che la ospitava.

Le spoglie del santo furono messe al sicuro e solo il Doge ed un suo collaboratore erano a conoscenza del loro nascondiglio.

Nel 1050 viene costruita una grande basilica in onore di quello che ormai è il Patrono e il simbolo della città e dello Stato.
Così Papa Leone lX sancisce l’esistenza del Patriarcato di Venezia.

Il Doge ed il suo collaboratore, nel frattempo, (passare) a miglior vita e nessuno conosceva più il nascondiglio della reliquia. Quindi la basilica non poteva essere consacrata.



Dopo giorni e giorni di pubbliche preghiere, processioni e penitenze, una scossa di terremoto provocò il parziale sgretolarsi di una colonna, dove al suo interno era celata l’urna del Santo.

Questo miracolo permise di consacrare la basilica a San Marco, e Venezia poté divenire sede vescovile.
Da allora il simbolo di Venezia divenne il leone alato, simbolo dell’evangelista.

di Armida

L'espansione di Venezia:

Al massimo della sua espansione, Venezia controllava molti territori che si affacciavano sul Mediterraneo.

Le prime regioni a passare sotto il controllo della Repubblica, attorno all’anno 1000, furono quelle delle coste Istriane e della Dalmazia (gli attuali territori costieri della Croazia), strappate all’Impero romano d’oriente fu costretto a conferire al Doge il titolo di Duca delle Venezie e della Dalmazia.

Il controllo del commercio con l’oriente e nel Mediterraneo fu una lunga battaglia che durò secoli alla quale si avvicendavano Repubbliche marinare rivali, come quelle di Genova e Pisa, e vecchi imperi come quello Bizantino che però andava sempre più indebolendosi fino a quando nel 1204, a seguito della quarta crociata, perse Costantinopoli, sua capitale, che fu saccheggiata dai veneziani e ripulita delle sue ricchezze.

Questo avvenimento segnò la fine dell’Impero bizantino che venne spartito fra i vincitori: a Venezia toccarono molte isole nel Mar Egeo tra cui anche Creta e territori costieri nel Peloponneso (Grecia).

Expansion of the republic of Venice

Expansion of the republic of Venice

Fino attorno al 1370, la Serenissima (Repubblica di Venezia) consolidò le sue conquiste nell’Egeo prendendo nuove regioni e delineandosi così come la potenza incontrastata sulle coste orientali del Mediterraneo. Controllava ormai quasi tutte le isole greche, Cipro, e si inoltrava anche nell’entroterra fino a raggiungere il Mar Nero.

Per contrastare il potere del Ducato di Milano, che cresceva sempre di più, inizia a conquistare le città limitrofe sulla terra ferma ritrovandosi in poco tempo ad assoggettare Verona, Padova e Friuli tornando ad occupare il territorio di quella che era stata la provincia romana della “Venetia et Histria”.

Il declino della Serenissima:

Dal 1500, anche a causa di una crisi economica, che non permetteva alle casse della Repubblica di rifarsi dagli sforzi economici che finanziavano continue guerre per il mantenimento del territorio, inizia il declino della Serenissima.

Giuseppe Borsato, Entry of Napoleon I into Venice

Giuseppe Borsato, Entry of Napoleon I into Venice

Nonostante esca vincitrice nella battaglia di Lepanto, grazie all’alleanza che era riuscita a stringere con Spagna, Papato e Impero, Venezia dovette cedere all’Impero ottomano molti dei suoi territori nell’Egeo e perdendo in poco tempo anche l’isola di Creta e i territori in Grecia.

L’impero ottomano acquistava sempre più forza mentre Venezia perdeva rotte commerciali importanti e si trovava sempre di più in una situazione economica sfavorevole.

I nobili cominciarono a rivolgere i loro interessi sul consolidamento dei loro possedimenti terrieri, mentre Venezia perdeva il controllo del Mediterraneo.

Vincenzo Chilone, The Return of the Horses of San Marco

Vincenzo Chilone, The Return of the Horses of San Marco

Nel 1797, costretto alla resa da Napoleone, il maggior consiglio dichiara caduta la Repubblica. Con il trattato di Campoformio, la Francia e l’impero austriaco si spartiscono i territori conquistati del nord Italia e Venezia passa sotto la dominazione Asburgica (Austria). L'annessione al Regno d'Italia: Nonstante il tentativo di rendersi di nuovo indipendente nel 1848 proclamando la Repubblica di San Marco e alleandosi con il Regno di Sardegna, dopo un anno di assedio, dovette piegarsi alla dominazione austriaca che perdurò fino al 1866, quando con un plebiscito, Venezia si annetté al Regno d’Italia, del quale condividerà il destino fino ad oggi.

Marco Polo

Un personaggio molto rappresentativo del carattere avventuroso dei commercianti e mercanti della Serenissima è senz'altro Marco Polo: il viaggiatore per eccelenza!

Depiction of Marco Polo

Depiction of Marco Polo

Una serie televisiva di Netflix su Marco Polo:

Il simbolo di Venezia

e Guarda il video del canale “Federica Palladini” di Youtube dove viene intervistato Pierfrancesco Favino, uno degli attori della serie prodotta da Netflix su Marco Polo, e rispondi alle domande.

Cosa pensa Pierfrancesco Favino delle produzioni di Netflix?

Che ruolo interpreta nella serie Marco Polo?

Durante quale epoca è ambientata la serie?

Qual è la sfida che Netflix rappresenta secondo Pierfrancesco per gli scrittori, registri e attori già presenti nel mercato?

Secondo l’intervistatrice, che cosa ha scatenato la prima rivolta dei fan dell’attore? Cosa dice lui in proposito?

Show sources
Fonti: http://gpmeneghin.com - http://www.vacanze-venezia.net - http://www.venice-tourism.com/ - http://veneto.cucinaregionale.net - http://www.carnevale.venezia.it - http://www.ilovevenezia.com/ - http://www.thatsvenice.it/ - http://www.veneziainvela.com - http://www.veneziasi.it/ - http://www.informagiovani-italia.com - http://www.venessia.com/ - Walter Fano. Lettere di Cassiodoro ai Veneziani. L’altra Venezia. 21 maggio 2010. Disponibile su: http://laltravenezia.blogspot.it/2010/05/letter­adicassiodo­roaiven­eziani.html. Accesso in 17 maggio 2016. - Armida. VENEZIA, SAN MARCO TRA STORIA E LEGGENDA. Incontriamoci, le pagine online della community di Eldy. Disponibile su: http://eldi.it/2013/04/24/ven­eziasanma­rcotrasto­riael­eggend­ascr­ittoda­armida/. Accesso in 17 maggio 2016. | Immagini: Nino Barbieri. Venice – Winged lion 02.jpg. nov. 2004. Disponibile in: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Venice_­_­Winged_­lion_­02.jpg. Accesso in 29 set. 2016 - Gnuckx. Hotel Ca’ Sagredo - Grand Canal - Venice Italy Venezia - photo by gnuckx and HDR processing by Mike G. K. 1 giugno 2010. disponibile in: https://www.flickr.com/photos/gnuckx/4715151316 . accesso in 10 maggio 2016. - Saffron Blaze. Glass making in Murano. 15 April 2011. disponibile in: https://en.wikipedia.org/wiki/Murano#/media/File:Murano_­making_­a_­Glass_­Horse.jpg . accesso in 19 maggio 2016 - Hotel Real Fini. Baccala mantecato con medagione di polenta. 20 novembre 2004. disponibile in: https://www.flickr.com/photos/hotelrealfini/3486066684 . accesso in 19 maggio 2016 - YukioSanjo. Le regioni dell’Italia al tempo di Augusto (7 d.C.). 20 giugno 2013. disponibile in: https://it.wikipedia.org/wiki/Regio_­X_­Venetia_­et_­Histria#/media/File:ItaliaAlTempoDiAugusto_­(expo_­-25_­contrasto_­25).jpg . accesso in 10 maggio 2016 - YukioSanjo. Le regioni dell’Italia al tempo di Augusto (7 d.C.). 20 giugno 2013. disponibile in: https://it.wikipedia.org/wiki/Regio_­X_­Venetia_­et_­Histria#/media/File:ItaliaAlTempoDiAugusto_­(expo_­-25_­contrasto_­25).jpg . accesso in 10 maggio 2016 - Dan. Il Leone alato - Piazza dei Signori, Vicenza. 4 gennaio 2009. disponibile in: https://www.flickr.com/photos/twiga_­swala/4402069198 . accesso in 10 maggio 2016 - http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:-kayac-. Español: Expansión de la República de Venecia en la Terraferma. 1 January 2013. disponibile in: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Repubblica_­Venezia_­espansione_­in_­Terraferma.png . accesso in 10 maggio 2016 - http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:-kayac-. Dominii della Repubblica di Venezia nel XV/XVI secolo. 6 April 2008. disponibile in: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Repubblica_­di_­Venezia.png . accesso in 10 maggio 2016 - Giuseppe Borsato. Napoleone a Venezia . nov-dec 1807. disponibile in: http://www.altritaliani.net/spip.php?article1122 . accesso in 10 maggio 2016 - Vincenzo Chilone. Ritorno dei cavalli a San Marco. Altriitaliani.net . 30 dicembre 2013. disponibile in: http://www.altritaliani.net/spip.php?article1122 . accesso in 10 maggio 2016 - Bourrichon (atelier graphique). Mappa di Venezia. 8 July 2013. disponibile in: https://it.wikipedia.org/wiki/Stazione_­di_­Venezia_­Santa_­Lucia#/media/File:Venezia_­location_­map.svg . accesso in 11 maggio 2016 - Giovanni Fasano. I sestieri di Venezia. 2 gennaio 2007. disponibile in: https://it.wikipedia.org/wiki/Sestiere_­(Venezia)#/media/File:Sestieri_­di_­Venezia.svg . accesso in 11 maggio 2016

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